Le ostriche sono state oggetto di un richiamo dopo avere ravvisato il rischio che chi le consuma possa incorrere nel Norovirus, ecco in cosa consiste l’operazione.
Avere la sicurezza che tutto quello che mangiamo sia di buona qualità rappresenta un primo passo per stare bene, anche se non è detto sia così scontato. Risparmiare quando si tratta di alimenti non è mai la scelta giusta, anche se a volte i problemi possono esserci per cause indipendenti dalla nostra volontà. Questo è quello che è accaduto recentemente con le ostriche, uno dei molluschi più pregiati e per questo non sempre accessibile a tutte le tasche, ma che si presuppone siano esenti da rischi se si trovano al supermercato o in pescheria.
Nonostante tutte le cautele del caso, infatti, queste sono state oggetto di un’operazione di richiamo, dopo una serie di verifiche su alcuni prodotti in vendita e che sono stati scelti da numerosi consumatori. È bene quindi che chi pensa di averle prese eviti di consumarle e che sia consapevole dei rischi a cui potrebbe andare incontro.
Ostriche oggetto di richiamo: cosa sta accadendo
Le operazioni di richiamo generano sempre allarme, sia se si tratta di problemi riguardanti i veicoli che mettono a rischio la nostra sicurezza per alimenti che consumiamo tutti i giorni o quasi. Questa volta la situazione riguarda un cibo che forse non fa parte della quotidianità di tutti per motivi di costo, ma che rientra tra le specie più pregiate, per questo l’accaduto non può fare che sensazione.
Il riferimento è alle ostriche, che sono state oggetto di un altro avviso (l’ultimo era di poche settime fa) dopo avere rinvenuto il rischio di genoma del Norovirus. A finire nel mirino sono quelle concave ‘La Delicata di Sardegna’ che trovavano nei supermercati Esselunga, nella versione venduta in scatole di legno da 500 grammi, con il numero di lotto 250530F62 e le date di scadenza 19/06/2025 e 22/06/2025.
La commercializzazione di queste ostriche è a cura di I.Wai Food Srl, mentre a essersi occupata del confezionamento è l’azienda Finittica Srlu. Lo stabilimento si trova in via provinciale 21, a Goro, in provincia di Ferrara (marchio di identificazione IT 513 CDM UE). La preoccupazione non può che essere forte, visto che risale a poco tempo fa un altro richiamo da parte di Finittica, che aveva coinvolto altri lotti di ostriche di Sardegna, proprio per la presenza del genoma del norovirus. In quel caso i sospetti avevano riguardato quelle a marchio Shardana, La Delicata di Sardegna, Sandalia e Terra d’Italia Carrefour, e poi a maggio, per poi ripetersi ancora con gli stessi marchi.
Chi dovesse rendersi conto di avere comprato alcuni dei lotti menzionati dovrebbe assolutamente evitare di mangiarle crude (se non lo ha già fatto, ovviamente). È raccomandabile cuocere il prodotto a 100°C per almeno due minuti dopo l’apertura delle valve. Accorgersi dei pericoli non è comunque semplice, il Norovirus, infatti, non genera modifiche a livello di aspetto, odore o sapore delle ostriche, ma si può andare incontro a malesseri quali infezioni gastrointestinali anche gravi.
